PUBBLICATO DA HDFASHION / 23 settembre 2024

Gucci Casual Grandeur: Sabato De Sarno ha finalmente trovato la sua voce, citando i classici iconici della Maison

Per la sua sesta collezione Gucci, che segna un anno dal suo debutto, Sabato De Sarno continua a esplorare i codici iconici dell'emblematica maison che l'ha trasformata in un punto fermo della moda italiana.

"Un anno dopo, questa collezione mostra un percorso di costruzione compiuto. Momento dopo momento, ho costruito le mie idee per Gucci. Una grandezza casual che prende forma attraverso le mie ossessioni: sartoria, lingerie, pelle, silhouette anni '60, il tutto combinato con l'instancabile esplorazione dell'eredità di questo marchio, e sempre con un atteggiamento irriverente", ha spiegato Sabato De Sarno nel backstage della Triennale di Milano, dove si è svolta la sfilata (stessa location della sfilata maschile di giugno).

Denim, pantaloni larghi e giacche rubate al guardaroba maschile, ma anche l'iconico Gucci Ancora Red, le mini classiche e le gonne a trapezio degli anni '60 e i cappotti decorati con il motivo GG erano onnipresenti nella collezione. Così come la borsa Gucci Bamboo (un cenno al modello bestseller con manico in bambù curvato a mano creato per la prima volta nel 1947) in versioni in pelle più casual e preziose opzioni ricamate a mano per quelle occasioni speciali, in cui vuoi essere visto. C'erano anche i mocassini Horsebit (sì, un altro bestseller) e il foulard Gucci Flora, annodato come un foulard, nella sua versione originale disegnata dall'illustratore Vittorio Accornero de Testa. De Sarno punta sui classici eterni e potrebbe aver trovato la strada giusta per il cuore dei clienti.

“Si tratta di un preciso momento nel tempo. Un momento da cogliere e vivere appieno. È il momento in cui il sole si tuffa nel mare alla fine di una giornata di agosto. È il momento in cui ritroviamo noi stessi. Questa collezione è un omaggio a quei momenti, e un invito a fermarsi e cercare il proprio momento”, ha continuato Sabato De Sarno, che ha calcato la passerella rossa di Ancora alla fine della sfilata, sorridendo e cantando insieme a Fiordaliso “Non Voglio Mica La Luna”.

La collezione era piena di pezzi statement potenti, facili da indossare, casualmente sexy e infinitamente eleganti, che sono diventati sinonimo di Gucci di De Sarno. Ciò significa che 12 mesi dopo la sua primissima sfilata per Gucci, ha finalmente trovato la sua voce.

Per gentile concessione: Gucci

Testo: Lidia Ageeva