Il Gruppo Prada ha presentato l'intera portata del suo programma Sea Beyond, dedicato alla conoscenza e alla conservazione degli oceani, alla conferenza UNOC-3 di Nizza.
Il primo giorno della Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani del 2025, il Gruppo Prada e l'UNESCO hanno lanciato un fondo per la conservazione degli oceani. L'accordo è stato firmato da Audrey Azoulay, Direttore Generale dell'UNESCO, e da Lorenzo Bertelli, Responsabile della Responsabilità Sociale d'Impresa del Gruppo Prada e Direttore Esecutivo, Patron dell'Ocean Decade Alliance. Grazie a un contributo di 2 milioni di euro da parte di PRADA, il Sea Beyond Multi-Partner Trust Fund mobiliterà risorse finanziarie provenienti da diversi partner per avvicinare le persone all'oceano.
Nel complesso, l'intera portata del programma Sea Beyond è diventata evidente durante questa conferenza. È progettato per ripristinare il rapporto tra l'umanità e l'oceano, sfruttando un'ampia gamma di opportunità: da iniziative globali come questo fondo a progetti locali come l'Asilo della Laguna, dove biologi marini tengono lezioni speciali all'aperto con i bambini degli asili veneziani. C'è anche una dimensione più personale, legata al supporto di persone appassionate di conservazione dell'oceano, i cosiddetti Sea Beyonders. Conoscere loro, le loro storie e i loro successi è uno degli aspetti più stimolanti del programma Sea Beyond.
L'ultimo giorno di Sea Beyond alla conferenza UNOC-3 è stato dedicato agli aspetti più personali e locali dell'iniziativa. Il giorno prima, nel porto di Beaulieu-sur-Mer, dove era ormeggiata la barca, uno dei partecipanti a Sea Beyond, Carmelo Isgrò, Direttore del MuMa di Milazzo, Museo del Mare, era salpato da solo dalla Sicilia verso Nizza (accompagnato dal suo cane Toby, che chiama il suo "assistente senior"). La sua barca a vela, Cassiopea – che prende il nome dall'eroina della mitologia greca e, soprattutto, dalla costellazione che da sempre guida i marinai – ha più di 50 anni, è interamente in legno ed è stata restaurata con il supporto del Gruppo Prada. Carmelo ha trascorso un mese e mezzo in barca a vela fino a Nizza, fermandosi in diversi porti lungo il tragitto per tenere corsi di educazione al mare per i bambini del posto a bordo della sua barca. Ora sta facendo il suo viaggio di ritorno in Sicilia.
L'ultimo giorno della conferenza si è aperto con l'annuncio di un'altra partnership su piccola scala: il Gruppo Prada, in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'UNESCO (UNESCO-IOC), sosterrà Coral Gardeners, un'organizzazione no-profit dedicata al ripristino delle barriere coralline. Questo progetto è stato fondato nel 2017 nella Polinesia francese da Titouan Bernicot, che ora ha 27 anni, il che significa che era molto giovane quando ha iniziato. Come spiega, lui e i suoi amici hanno iniziato a notare, durante le immersioni, che la loro barriera corallina – dove avevano nuotato fin dall'infanzia – si stava rapidamente deteriorando. Hanno deciso che qualcosa doveva essere fatto, e così è nato Coral Gardeners.
Il team di Coral Gardeners raccoglie frammenti di coralli resistenti al clima in natura e li coltiva in vivai dedicati per oltre un anno, prima di reimpiantarli nelle barriere coralline degradate vicine. Oggi si tratta di un'iniziativa significativa: attraverso il loro centro di ricerca e sviluppo, CG Labs, il team di ingegneri e scienziati ha sviluppato una serie di strumenti innovativi per la raccolta dati, tra cui l'analisi delle immagini basata sull'intelligenza artificiale, telecamere subacquee e un'app per il monitoraggio dei coralli. Questi strumenti raccolgono dati chiave sullo stato di salute delle barriere coralline, come la sopravvivenza, la copertura corallina e la biodiversità marina, per migliorare le strategie di conservazione delle barriere.
Dalla sua fondazione nel 2017, Coral Gardeners ha già piantato oltre 160,000 coralli tropicali, contribuendo a trasformare habitat marini danneggiati in ecosistemi fiorenti. L'obiettivo di questa collaborazione è quello di ampliare il proprio impatto e raggiungere l'obiettivo di oltre 200,000 coralli nei vivai e 50,000 nuovi coralli piantati entro la fine del 2026. Questa partnership sosterrà Coral Gardeners nell'intensificare i suoi sforzi di ripristino delle barriere coralline basati sulla scienza nella Polinesia francese, nelle isole Figi, in Thailandia e altrove, dotando le comunità locali di tecnologie avanzate.
Coral Gardeners sta attualmente collaborando con il biologo marino e ambasciatore di buona volontà di Sea Beyond, Giovanni Chimienti, per condurre una valutazione dello stato del coralligeno nel Mar Mediterraneo. In altre parole, il progetto esplorerà anche la possibilità di istituire una nuova filiale di Coral Gardeners nel Mediterraneo, contribuendo all'obiettivo di creare una rete globale.
Questi entusiasmanti progetti mettono in luce l'essenza di Sea Beyond: ricollegare gli oceani del mondo e l'umanità a tutti i livelli, dalle partnership globali su larga scala al supporto di piccole iniziative private legate agli oceani.
Per gentile concessione: Prada Group
Testo: Elena Stafieva